Attualità
6.5.2021
Wired.it - Kevin Carboni
Irlanda: il 99% dei reclami GDPR finisce nel dimenticatoio
In Irlanda il Garante della privacy ha chiuso 7 casi su 10mila in un anno
Il Garante della privacy irlandese ammette di fatto di non operare nel pieno rispetto della normativa comunitaria, dichiarando di non essere obbligato a prendere alcuna decisione in relazione ai numerosi reclami presentati dai cittadini in tema di violazione dei dati personali. L’autorità è stata infatti accusata, lo scorso marzo di non aver applicato correttamente il GDPR nel contesto del ricorso contro FB per il trasferimento dei dati degli utenti in USA, ed è stata quindi chiamata a deporre davanti alla Commissione Giustizia del Parlamento irlandese. Durante la sua deposizione il commissario irlandese per la protezione dei dati personali Dixon ha semplicemente dichiarato che il Garante è obbligato a “gestire” i reclami e non a “decidere” sugli stessi, nonostante le autorità nazionali per la protezione dei dati sono incaricate di far rispettare il diritto alla protezione dei dati per ogni utente, facendolo in maniera gratuita e in un tempo ragionevole. Sebbene in Irlanda abbiano sede Facebook, Google ed altre grandi compagnie digitali, il Garante irlandese, rispetto ai 10 mila reclami presentati nell’ultimo anno, si è pronunciato solo sul 99,93% delle cause, nonostante riceva finanziamenti pari a 19,1 milioni di euro per garantire il rispetto del GDPR.
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