Il garante europeo della protezione dei dati ha accolto con favore la proposta di regolamento sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica.
L'idea di regolamentare trasparenza e pubblicità mirata di carattere politico a livello di Unione Europea nasce da una eccessiva frammentazione tra le norme esistenti in ciascuno degli Stati membri.
La Proposta mira a vietare le tecniche di targeting che comportino il trattamento di categorie particolari di dati. Tali tecniche sono utilizzate sia per indirizzare la pubblicità politica personalizzata solo a una determinata persona o a un determinato gruppo di persone, sia per aumentare circolazione, portata o visibilità della pubblicità politica.
Sul tavolo della discussione due possibili eccezioni, ovvero il consenso esplicito dell'interessato al trattamento dei propri dati e l'ipotesi in cui il trattamento sia svolto da una fondazione o associazione senza scopo di lucro che persegua un orientamento politico, filosofico, religioso o sindacale, e che tale trattamento riguardi esclusivamente i membri o gli ex membri di detta organizzazione.
In Svizzera a dicembre 2020 è stata presentata una proposta che mira a regolamentare la pubblicità politica online e le tecniche di targeting. Il Consiglio federale ha proposto di respingere l'iniziativa.