Attualità
21.9.2020
agendadigitale.eu - Diego Dimalta

Dopo la caduta del Privacy Shield, le Big Tech non sanno cosa fare

Sentenza Schrems II, le big tech fanno finta di niente

Dopo  la sentenza del 16.07.2020 con la quale la Corte di Giustizia UE (CGUE) ha  invalidato la decisione 2016/1250 della Commissione Ue sull'adeguatezza della  protezione offerta dal regime dello scudo UE-USA per la privacy, le Big Tech non hanno praticamente fatto quasi nulla. Al momento Google e altri colossi  del digitale, si sono per così dire limitati a sostituire nelle informative  privacy il riferimento al Privacy Shield con il rinvio alle Standard  Contractual Clauses (SCC) e in alcuni casi (sempre Google), comunicando con  un messaggio agli utenti, che venendo meno il Privacy Shield, il  trasferimento dei loro dati da UE a USA sia da ritenersi legittimo in quanto  coperto dalle SCC. Come evidenziato dalla CGUE, le SCC non sono da sole  sufficienti a garantire ad esempio che le autorità USA non possano accedere  ai dati personali degli interessati. Ad oggi, di fatto, le Big Tech non sono  così trasparenti con i loro utenti interessati in modo da assicurare  l'adozione di garanzie/misure  supplementari, rispetto a quelle offerte da tali clausole.