Attualità
23.7.2020
agendadigitale.eu - Angela Lo Giudice, Antonino Polimeni
Corte di Giustizia UE mette KO il Privacy Shield
Si rompe il Privacy Shield: ecco l'impatto su società USA che trattano i nostri dati
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha dichiarato invalida la decisione 2016/1250 della Commissione sull'adeguatezza della protezione offerta dal regime dello scudo UE-USA per la privacy, giudicando invece valida la decisione 2010/87 relativa alle clausole contrattuali tipo, per il trasferimento di dati personali a incaricati del trattamento stabiliti in Paesi terzi. Secondo la Corte la decisione 2016/1250 al pari della decisione 2000/520 (cosiddetta decisione "approdo sicuro") consentirebbe delle ingerenze nei diritti fondamentali delle persone i cui dati sono trasferiti verso gli Stati Uniti, attraverso programmi di sorveglianza delle Autorità Statunitensi, che non si limitano a quanto strettamente necessario. Inoltre in relazione alla tutela giurisdizionale, la Corte ritiene che il meccanismo di mediazione previsto, non fornisca alle persone un mezzo di ricorso dinanzi ad un organo che offra garanzie sostanzialmente equivalenti a quelle richieste in base al diritto dell'Ue, tali da assicurare l'indipendenza del mediatore, e la possibilità di quest'ultimo di adottare decisioni vincolanti nei confronti dei servizi di intelligence statunitensi. Ecco quindi che il Privacy Shield, l'accordo tra Ue ed USA, volto a tutelare la riservatezza dei dati personali dei cittadini europei in caso di trasferimento oltre oceano a scopo commerciale decade. Restano invece valide le "clausole contrattuali tipo" che pur basandosi su statuizioni contrattuali, e come tali, non in grado di vincolare gli Stati possono comunque garantire che sia rispettato il livello di protezione richiesto dal diritto dell'Ue. Tutte le società che risiedono in USA e che consentono il trasferimento sulla base dell'adesione al Privacy Shield, per essere ancora compliant al GDPR, dovranno o spostare la sede e i server in Ue, o affidarsi alle standard contractual clauses.
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